OHRID
Mare dolce,
ponte mai construito
dalla natura prestato agli uomini
Sorgente pura,
Rocce aculee, vento, risa di bimbi.
Ti spiano dall’alto monasteri severi, di segreta storia e segreti dolori.
Ti spiano dall’alto i dolci e vergini monti,
le case bianche e nere,
Ohrid.
Anche tu, bagnato dai tuoni, ti arrendi infine al mutare del tempo.
E questo sole che bacia il mio volto, mi saluta.
E tu, lago, torni finalmente alla tua solitudine, al tuo privato respiro..
alla dolcezza del tuo mistero...
io torno al mio eterno vagare
aspettando una nuova estate.
1 Comments:
I like your poem very much.
Ele
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