Freespirits

Solamente la ardiente paciencia hará que conquistemos una espléndida felicidad

Tuesday, October 16, 2007

letture al freddo

Tornata dal weekend sorpresa in Italia, eccomi a Foca al freddo. Sembra di essere a Gennaio, e non ho riscaldamento dato che per l'occasione si e' rotto...Mi fa compagnia una stufetta trafugata in ufficio, internet ( la mia droga) , il mio nuovo CV di Putumayo con musica brasiliana e le letture del momento. Persepolis, già bevuto ieri sera...e adesso Tiziano Terzani " La fine e' il mio inizio". Mio babbo dice che i libri sono come persone, ti cercano o si nascondono, spariscono e riappaiono. Ecco questo libro di Terzani mi ha cercata. E mentre lo leggo si calma la mia ansia, e' come se nelle parole di questo eccezionale fiorentino dalla vita avventurosa..trovassi un conforto. Mi ritrovo nella sua curiosità e irrequietezza..insofferenza e voglia di muoversi in continuazione...di crearsi il proprio lavoro e non rientrare negli schemi sociali. Solo che lui era eccezionale ed ha avuto la forze di seguire se stesso da subito, aiutato anche da un periodo storico eccezionale e da una intelligenza acuta e brillante... io sono sempre a girarmi in torno..senza troppa eccezionalità :o)

Quando ho letto che per lui da neolaureato lavorare in banca rappresentava la fine di tutto...mi e' sembrato di leggere su carta quello che ho sempre (vergognosamente) pensato. Ancora oggi mi dico che tutti, tutti i lavori hanno dignità. Ma alcuni lavori, quasi tutti, non fanno per me..mi deprimono solo a pensarci. A volte mi sembra che tutti i lavori mi deprimano.

Stare davanti al pc in ufficio mi deprime, la routine 8-5 mi deprime, i 20 giorni di vacanza l'anno mi deprimono...la routine in genere mi deprime..viaggiare, cambiare, incasinarsi mi eccita. E questo schizzato di Terzani ha avuto il coraggio di seguire la sua diversità e fare quello che voleva, come diceva lui..di inventarsi il suo lavoro.
Anche lui voleva fare qualcosa che avesse un senso non solo per se stesso ma per la società...Ecco anche io vorrei inventarmi il mio. Vorrei cosi' tanto lavorare per un cambiamento.

L'unica cosa che veramente m interessa adesso..poi razionalmente mi dico che dovrei fare un figlio perché ho quasi 32 anni tutti parlano di orologio biologico (ma non mi va!), sposarmi (ma non mi va!). Voglio solo lavorare, lavorare fino a non poterne piu'. Magari vorrei anche una casa, ma solo per poterci tornare tra una avventura a l'altra...adesso sono troppo stradicata, non so piu' dove sono i miei libri, la mia musica...non so piu' dove e' il mio cuore. Ma lavorare per qualcosa che ancora non so. Che tormento.

Torno a leggere..

Tuesday, October 02, 2007

amicizia

Lontana.

A volte la lontananza e' fisica, a volte e' una lontananza mentale che con il tempo cresce, un muro i cui mattoni diventano sempre piu' alti, si ammucchiano e alla fine coprono se non i sentimenti..la comprensione, la confidenza la fiducia. Alcuni amici si perdono, alcuni si allontanano e poi si riavvicinano.

Altri amici restano sempre.

G. e' la prima persona con cui ho stabilito una "affinità elettiva", con cui ne ho anche discusso. Lunghe chiacchierate in macchina a fumare a 20 anni, lunghe lunghe lunghe chiacchierate.... G. e' una amica che resta amica anche se non la vedo per mesi, per anni. Quando ci rivediamo riprendiamo il discorso lasciato aperto mesi prima...il filo e' ininterrotto. Non ci sono muri..una amicizia fatta di stima.

G. ha perso sua sorella ieri, dopo anni di malattia e dolore in cui ho ammirato tanto la sua forza, la sua grande generosità.

L'ho chiamata e ancora una volta a piangere ero io, ascoltavo la sua forza e il suo coraggio, l'altruismo nella sua voce, la sincera gioia di sentirmi.

Essere lontani, in questo posto solitario, e sentirmi cosi' vicina a lei, ma senza poterla stringere.

Quante assenze in questi anni. Matrimoni, funerali, battesimi, nascite.

G. resta li' con la sua fede, con la sua intelligenza, con il suo cuore grande.
Adesso vorrei davvero essere a casa.